La stagione di raccolta dei pinoli italiani avviene tra novembre e maggio quando il Pinus Pinea presente alle pendici del Vesuvio, ci regala i gustosi frutti della pigna.<br /> È in questo momento che iniziamo la prima fase di lavorazione con la raccolta delle pigne che vengono caricate nella tramoggia e scorrono sopra ad un nastro chiuso ad alte temperature. Il riscaldamento della pigna viene effettuato per renderle più morbide e pronte per la sgranatura all'interno dalle macine.<br /> Gli scarti della pigna invece, quali foglia della pigna e polvere, vengono separati dal pinolo in guscio ed utilizzati come combustibile naturale.
In seguito alla raccolta delle pigne ed alla loro lavorazione, i pinoli in guscio vengono liberati mediante un cilindro roteante ad alte temperature che, dopo 24 ore di riposo, permette la rottura del guscio esterno della pigna.<br /> I nastri vibratori separano poi i pinoli dal guscio, in modo da poterli selezionare uno ad uno e passare alla successiva fase di lavorazione.
In 70 anni di esperienza abbiamo continuamente sperimentato ed affinato nuove tecniche di lavorazione dei pinoli per ottenere un prodotto qualitativamente superiore. Tra le fasi di lavorazione, il nostro punto di forza è sicuramente il lavaggio a secco, durante il quale il pinolo sgusciato viene essiccato e poi lavato senza utilizzare acqua. Tale processo garantisce al pinolo una carica batterica molto bassa, non alterandone la fragranza unica e l’aroma resinoso.
Ed eccoci alla fase finale, il pinolo attraversa tre macchine a selezione ottica che, appunto, selezionano i frutti in base al colore e scartano eventuali corpi estranei. Mentre il prodotto scorre su di un nastro, un operatore esperto effettua il controllo finale per poi confezionarlo con cura.